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Commenti alla Circolare del Ministero della Salute del 18/03/20
24 March 2020
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Commenti alla Circolare del Ministero della Salute del 18/03/20

Siamo in un contesto emergenziale e il governo cerca di gestire e agevolare la produzione di dispositivi di protezione, ma andare contro i principi di precauzione e tutela è un abominio.

La circolare in oggetto, vuole fornire alcuni elementi interpretativi sulla produzione di DPI (Dispositivi di Protezione individuali) e DM (Dispositivi Medici) per la protezione respiratoria conto il CoVID-19.

Cerchiamo di fare chiarezza, cosa sono:

–       i DPI servono per proteggere il portatore (colui che li indossa) da un agente chimico o biologico dannoso per la salute

–       i DM servono per limitare la trasmissione di agenti infettivi (da fonti quali nasi e bocche dell’equipe medica) verso il paziente durante gli interventi chirurgici e, inoltre, in determinate circostanze, di proteggere chi le indossa da spruzzi di liquidi potenzialmente contaminati

Si nota immediatamente la differenza della funzione dei due differenti dispositivi.

Per quanto riguarda i DPI (in questo caso Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie – APVR) sono scelti dal Datore di Lavoro quando non è possibile eliminare o ridurre il rischio con altri mezzi, e, come ultima possibilità per proteggere il lavoratore, li sceglie per diminuire il rischio residuo. Devono essere assegnati dopo aver svolto una formazione e addestramento all’uso (sono DPI di III categoria) e l’uso deve essere registrato.

I DPI hanno lo scopo, come detto inizialmente, di proteggere chi li indossa e quindi è fondamentale che aderiscano perfettamente al viso del portatore senza poter far passare l’agente pericoloso da spazi tra il viso e il dispositivo (cosa che nei servizi televisivi vediamo continuamente: maschere troppo grandi nei confronti del viso, persone con barba, maschere posate solo sulla bocca……). Una norma tecnica UNI prevede che per la scelta del corretto dispositivo venga effettuato un test al lavoratore (Fit-Test) che determina l’adattabilità del dispositivo al volto del portatore.

Per i DM (dispositivi atti limitare la trasmissione, cosa ben diversa dalla protezione) se dotati di una barriera microbiotica appropriata, potrebbero essere anche efficaci nel ridurre (e non eliminare) l’emissione di agenti infettivi dal naso e dalla bocca di un portatore asintomatico o di un paziente con sintomi clinici.  

Senza entrare nel dettaglio delle differenti modalità costruttive dei singoli dispositivi che danno caratteristiche ben differenti (efficienza filtrante, possibilità di riutilizzo, efficienza di filtrazione batterica, resistenza agli spruzzi) per entrambi i dispositivi sono previsti metodi normati e specifici per la determinazione dell’efficienza.

Nel D.L. del 17 marzo 2020 n.18 (art. 16) vengono considerati come DPI le mascherine chirurgiche, nella circolare in oggetto, per gli stessi dispositivi, viene specificato che tali dispositivi non sono né DPI né DM.

A prescindere da come li vogliamo considerare (presumo ai fini dell’81/08) sono due dispositivi nati e progettati con differenti finalità e scopi!

I dispositivi di protezione individuali PROTEGGONO chi li indossa! Gli altri limitano la diffusione di un agente biologico, non proteggono.

Deve essere quindi fatta una sostanziale differenza tra chi deve indossare un tipo piuttosto che l’altro:

–       chi si vuole proteggere (in questo caso, visto che gli articoli citati si riferiscono ad attività in ambito lavorativo, sono i lavoratori) devono indossare DPI

–       chi vuole proteggersi (quelli che vediamo in coda al supermercato con una mascherina medica o una pezza sulla bocca) devono comunque usare un DPI. Utilizzando altri dispositivi (anche quelli fatti in casa con metodi più disparati) limitano che le loro goccioline secrete dalle mucose della bocca e del naso si diffondano nell’aria.

–       Chi vuole evitare di diffondere un agente biologico perché contagiato, può indossare un Dispositivo Medico (anche se chi è malato non deve uscire di casa)

Ultima considerazione: la valvola presente su maschere FF (P2 o P3) serve per migliorare la resistenza respiratoria e quindi veicola meglio la fuoriuscita di eventuali agenti biologici dal corpo di chi la indossa, andando a “contaminare” chi sta attorno contrariamente a quanto si pensi.

Quindi sarebbe utile diffondere le finalità per le quali sono costruiti i dispositivi indicati cercando di elevare il livello di conoscenza delle persone affinché siano in grado di decidere e non illuderli con un falso senso di protezione.

https://www.linkedin.com/pulse/commenti-alla-circolare-del-ministero-della-salute-180320-marco-magro/

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